Consiglio Direttivo info 22
Mercoledì 19 giugno 2019 presso la sala-teatro della parrocchia S. Maria Regina Mundi si è svolta un’assemblea pubblica curata dal Comune di Roma per presentare una proposta di pista ciclabile su Viale dei Romanisti; presenti Enrico Stefàno, Vice Presidente Vicario dell’assemblea Capitolina, Alberto Ilaria, Presidente del Consiglio del Municipio VI e Marco Contadini, Ingegnere di Roma Servizi per la Mobilità.
Forse a causa dell’orario, erano presenti, oltre ai componenti del Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere, (pochi) cittadini e associazioni.
Stefàno ha esordito mettendo subito in chiaro che Viale dei Romanisti è e deve tornare ad essere una strada di quartiere e non l’alternativa alla via Casilina.
Inoltre, realizzare la pista ciclabile significa:
- riconsiderare tutta la mobilità del quartiere secondo un’ottica sostenibile;
- integrare e raccordare le altre piste ciclabili che insistono nel quadrante cittadino;
- avere l’occasione per riqualificare e mettere in sicurezza la strada per tutti gli utilizzatori.
A seguire, la presentazione del progetto ‘di massima’ curato dall’Agenzia di Roma Servizi per la Mobilità.
Lo studio realizzato ha rilevato la possibilità di realizzare la pista ciclabile secondo tre ipotesi che prevedono tutte la costruzione di piste monodirezionali sia ai lati della carreggiata sia al centro; in ogni caso sarebbero mantenute almeno due corsie di marcia per ogni carreggiata e la possibilità di prevedere dei parcheggi (almeno in alcuni tratti).
Ilaria ha tenuto a precisare che questo progetto potrebbe essere “il cavallo di Troia” per affrontare una volta per tutte la questione del rifacimento e della messa in sicurezza di Viale dei Romanisti.
Tutti i cittadini presenti hanno accolto con soddisfazione l’attenzione dell’Amministrazione, anche se un po’ in ritardo (avevamo incontrato Ilaria e Stefàno nell’ottobre 2017 http://www.torrespaccata.org/consiglio-direttivo-info-19/) e hanno indicato la preferenza per la costruzione delle due corsie della pista ai lati della carreggiata, inoltre hanno espresso alcune considerazioni che si possono riassumere:
- Non fare della pista ciclabile “una cattedrale nel deserto” al pari di quella su Viale Togliatti; è stato risposto che esiste un piano di riqualificazione e manutenzione dell’intero tratto.
- Per rendere veramente utile la pista all’intero quartiere e non solo ai ciclisti “più attivi”, bisogna prevedere la realizzazione di una maglia di percorsi che colleghino i punti più significativi e utili per i cittadini: stazioni metro, parrocchie, scuole, ufficio postale…anche realizzando “zone 30”.
- Visto che si parla di rivedere la mobilità in chiave sostenibile, perché non prevedere anche una corsia preferenziale per i mezzi pubblici che attraverserebbero il Viale in maniera più rapida o la possibilità di avere stazioni di bikesharing e stalli per parcheggiare le biciclette.
Sono state anche segnalate altre ‘criticità’, ad esempio, la situazione delle caditoie e dello smaltimento delle acque meteoriche che andrebbe ad essere molto impattante sulla funzionalità della pista ciclabile; la possibile costruzione di rotatoie o la riapertura di alcuni varchi nel Viale, per “ricucire” il quartiere, ora diviso in due proprio da Viale dei Romanisti.
A latere si è parlato anche di Metro C (a breve speriamo di avere una migliore frequenza, ora sono minimo 12 i minuti di attesa!) e del ‘trenino giallo’ (entro agosto si saprà se aprirà la tratta fino a Giardinetti, con una rimodulazione delle fermate e nuovo materiale rotabile e poi si penserà ad un possibile prolungamento per Tor Vergata).
Su tutto questo aleggia però un “convitato di pietra”: la questione dei pini e delle loro radici affioranti!
Non possiamo fare finta di nulla e bisogna essere realisti: nessun progetto globale di riqualificazione del Viale sarà possibile se non si dà una soluzione alla questione, che potrebbe essere risolta con la sostituzione di nuove alberature più rispondenti.
Stefàno ha invitato tutti a distinguere la due cose perché non diventi l’una l’occasione per affossare l’altra; rimane comunque aperta è urgente la domanda: cosa fare dei pini?
Il processo non si ferma qui: abbiamo avuto assicurazione che ora i tecnici stileranno un progetto esecutivo più particolareggiato che sarà presentato in un’altra assemblea, si spera entro settembre prossimo.
E’ inammissibile che due strade ad alto scorrimento quali viale dei Romanisti e via del fosso di Santa Maura siano ridotte alle condizioni attuali: dossi dovuti alle radici dei pini, buche, rappezzi che spariscono alla prima pioggia, asfalto divelto ecc.
Si interviene in molte strade nel quartiere e si ignora il grave problema che affligge ormai da anni queste due strade importanti.
Noi cittadini di questo quartiere non possiamo essere considerati inferiori agli abitanti degli altri quartieri.