L’INA-Casa a Roma A Roma, in particolar modo, il piano INA-Casa divenne qualcosa di estremamente familiare nel periodo del dopoguerra. Coordinato, nell’aspetto architettonico, da Arnaldo Foschini, questi affidò i nuovi quartieri INA-Casa ad alcuni dei migliori architetti romani, come Libera, De Renzi, Ridolfi, affiancati da Ludovico Quaroni e Saverio Muratori e dai più giovani Mario Fiorentino, Carlo Aymonino, Carlo Melograni. Nell’arco di due settenni di realizzazioni Roma assisté ad un complesso numero di interventi: tanti quartieri della città ammirarono la nascita di nuove costruzioni, singole abitazioni, ma anche estesi insediamenti. Senza dimenticare anche la cancellazione di varie zone piene di baracche e di degrado abitativo e sociale. Elenco dei quartieri INA-Casa a Roma [tra parentesi le date di progettazione e realizzazione]: Valco San Paolo [1949-52], Tiburtino [1949-52], Tuscolano [1949-52], Villa Gordiani [1949-52], Ponte Mammolo [1957-62], Acilia [1958-60], Colle di Mezzo [1958-60], ed infine, Torre Spaccata. Per la descrizione di Torre Spaccata, si riporta quanto contenuto in: “Guida ai quartieri romani INA-Casa – Dieci brevi itinerari attraverso i quartieri INA-Casa realizzati a Roma dal 1949 al 1960”, a cura di Maria Margarita Segarra Lagunes e Rosalia Vittorini, Gangemi editore[1]. TORRE SPACCATA Progetto urbanistico: Plinio Marconi. Progetto architettonico: Plinio Marconi (capogruppo) con Claudia Agostini, Massimo Battaglini, Giorgio Costadoni, Renzo Del Debbio, Franco Tenca. Serena Boselli (capogruppo) con Giovanni Battista Azzone, P. Inverardi, Mario Magistrelli, Bruno Parboni, Galeazzo Ruspoli. Gino Cancellotti (capogruppo) con Luigi Brusa, Lucio De Gasperis, Mario Zanetti. Massimo Castellazzi (capogruppo) con Cherubino Malpeli, Renato Bertinelli, Vasco Fadigati, G. Macrì, Pietro Morresi. Eugenio Montuori (capogruppo) con Leo Calini, Giorgio Callegari, Giustino Cantamaglia. Vittorio Ballio Morpurgo (capogruppo) con Francesco Berarducci, Alberto Betti, Michele Gargano, Rodolfo Rustichelli, Giorgio Santoro. Giuseppe Nicolosi (capogruppo) con F. Allegra, Maria Bompiani, Renata Gini, Claudio Sarno. Mario Paniconi (capogruppo) con Ettore Laccetti, Claudio Pranzo, Renato Sirabella. Vincenzo Passarelli (capogruppo) con Fabrizio Falchetti, Lucio Passarelli, Fausto Passarelli, Alessandro Samuelli. Giulio Pediconi (capogruppo) con Bruno Begnotti, Oreste Gargano, Antonio Piraino. Committenza/Soggetti promotori: Istituto Autonomo Case Popolari (IACP), Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), Istituto Nazionale Case Impiegati dello Stato (INCIS), Istituto Nazionale previdenza Sociale (INPS). Anno di progettazione: 1958 Anno di realizzazione: 1960 Superficie 31,2 ha Abitanti 11.200 Alloggi 2.000 (vani 11.154) Fiancheggiato dalla via Casilina, qualche centinaio di metri oltre il Mausoleo di Sant’Elena e il parco archeologico di Centocelle (km 9,200), sorge il quartiere di Torre Spaccata, che prende il nome dall’omonima torre medievale, oggi allo stato di rudere, sorta sui resti di un sepolcro di epoca romana. Realizzato durante il secondo settennio, il complesso è stato progettato da Plinio Marconi, coordinatore di ben dieci gruppi di progettisti. La folta vegetazione oggi esistente negli spazi comuni, costituita prevalentemente da pini marittimi, nonché...
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