Viale dei Romanisti e viabilità del quartiere
Sottotitolo: Quando “la montagna partorisce un topolino”! Martedì 27 gennaio u.s. siamo stati convocati in Municipio per la presentazione del piano di messa di viale dei Romanisti redatto dall’Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale. Ora, dopo circa otto mesi di incontri, ipotesi, sopralluoghi… il progetto che ci è stato presentato dall’Agenzia per la Mobilità è dir poco ‘insufficiente’! Se una cosa era stata detta in maniera chiara da tutti i cittadini, era quella di considerare prima di tutto la circolazione intra quartiere: uscire o tornare a casa, andare a scuola, in chiesa o a fare la spesa non può diventare una gimkana quotidiana che aumenta il traffico, l’inquinamento e il rischio di incidenti, perché il quartiere è diviso in due a causa della “messa in sicurezza” di viale dei Romanisti. Vediamo solo qualche dettaglio del progetto per fa capire quanto sia lontano dal vero obiettivo che avevamo auspicato. Con la prossima CHIUSURA DEI VARCHI CHE INSISTONO ALL’ALTEZZA DI VIA LIZZANI possiamo affermare che viale dei Romanisti non ha più alcuna possibilità di essere attraversato in auto se non attraverso i restanti, serviti da semafori. Se questo significa averlo messo in sicurezza, non ci riesce difficile capire il lavoro dei tecnici: si chiude tutto ed è ‘logico’ che si abbassa il rischio di incidenti!! Però rimane in sospeso il rischio della velocità con cui le macchine lo percorrono, anche in presenza di una selva di cartelli con il limite a 30 km/h. Ma la circolazione interna non può esserne penalizzata fino ad essere praticamente ‘compromessa’ a causa dell’impossibilità dell’INVERSIONE DI MARCIA IN ENTRAMBE LE DIREZIONI. Questo avevamo chiesto proprio in previsione delle chiusure, ma il progetto lo prevede solo all’altezza di via Martellotti/Peresio. Ci siamo spesi per far comprendere che sarebbe necessario permetterlo anche presso l’incrocio di via Cassioli/Sommariva e quello di via Ferretti/Rutilio. Gli spazi e gli ingombri sono gli stessi e allora perché lì sì e lì no? Ci hanno promesso che valuteranno la cosa …se ci saranno risorse. Era stato chiesto, il ripristino della VECCHIA ROTATORIA ALL’ALTEZZA DI VIA PIETRO ROMANO CHE AVREBBE PERMESSO UNA PIÙ FLUIDA CIRCOLAZIONE SU PIÙ DIREZIONI, compresa l’inversione di marcia. Invece ci troviamo un progetto – all’apparenza più complesso e ‘forse’ più costoso – che prevede la sistemazione di nuove isole spartitraffico e altri impianti semaforici. Questo perché ‘sembra’ che non ci sia spazio sufficiente per una rotatoria! Ma visto che c’è stata per anni e che a poche decine di metri – verso piazza Sor Capanna – in uno spazio sicuramente più piccolo ce ne un’altra, perché lì sì e lì no? Il Comitato di quartiere di Torre Spaccata si è subito mosso chiedendo un incontro urgente con gli assessori...
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