Bentornato Pinocchio!

Bentornato Pinocchio!

Giovedì 22 ottobre 2015 è una data da ricordare nella vita di Torre Spaccata in quanto era un bel po’ di tempo che non si riusciva a fare scendere in piazza centinaia di persone, non per manifestare o protestare, ma per fare festa! Una festa nata quasi per caso, dall’impegno di alcune realtà del quartiere (tra cui il nostro Comitato di quartiere) riunite attorno all’idea dello scultore Giacomo Scarcella e del suo impegno con i ragazzi della Cooperativa Cospexa, attiva da molti anni nel campo dell’assistenza dei portatori di handicap: donare al quartiere una nuova statua di Pinocchio da collocare sulla fontana di Parco Mancini. Un breve riassunto per coloro che non conoscono la storia. Nel 1983 il Cav. Francesco Mancini, due anni dopo la morte del figlio Renzo, ragazzo diversamente abile, decise di far realizzare a sue spese, un ricordo nel parco che era stato intitolato al ragazzo. Giorgio Fiordelli, scultore e poeta romanesco, realizzò una statua in bronzo di Pinocchio, che rappresentava un episodio della vita del burattino: l’arresto di Pinocchio ad opera di due carabinieri e fu posta sopra la fontana del parco. Un’altra statua, raffigurante una figura umana composta di nastri, con tre colombe, fu posta su un piedistallo vicino. Dopo poco tempo la statua di Pinocchio fu vandalizzata con il furto dei due carabinieri, mentre Pinocchio “resistette” per una decina d’anni, dopo di che subì la stessa sorte dei due carabinieri, lasciando così la fontana priva di ogni decorazione e in preda al degrado fino ai giorni nostri.   Ecco allora l’idea di una festa per riportare nel parco Pinocchio e chi meglio dei bambini potevano essere i protagonisti di questo ritorno? Grazie alla collaborazione di alcune insegnanti delle scuole elementari e materna del quartiere, il parco si è presto riempito di striscioni, disegni, cartelloni, pupazzi… dedicati al personaggio nato dalla penna di Carlo Collodi – vogliamo ricordare che la manifestazione ha ricevuto il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi che custodisce il “patrimonio ideale” del burattino – altre classi hanno invece preferito l’omaggio di poesie e filastrocche composte per l’occasione per arrivare al canto e all’espressione musicale con il coro dei Piccoli Cantori di Torrespaccata e i laboratori della Scuola di Musica Béla Bartòk. Nel frattempo era stata preparata una ricca merenda per tutti i partecipanti, piccoli e grandi, offerta da alcuni commercianti del quartiere che hanno risposto in maniera encomiabile alla richiesta di ‘sponsorizzare’ la festa.   Il momento clou è stato lo scoprimento della nuova statua, un caratteristico Pinocchio seduto sul ‘famoso’ abbecedario, che ha raccolto tutti in un ideale girotondo attorno alla fontana, finalmente pulita, restaurata ed abbellita con una nuova recinzione e una serie di maioliche colorate frutto della...

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È tornato Pinocchio!!

È tornato Pinocchio!!

Festa in occasione della collocazione della nuova statua di Pinocchio a Parco Mancini       Giovedì 22 ottobre 2015 Parco Mancini ingressi via Augusto Lupi e viale dei Romanisti   programma ore 17 Accoglienza e merenda ore 17,30 Lettura brani di “Pinocchio” Laboratori ritmici della scuola musicale Béla Bartòk Interventi musicali del Coro dell’APCT Teatrino delle marionette “Differenziamoci” di AMA per la scuola  ore 18,30 Inaugurazione della statua e girotondo È prevista l’esposizione dei lavori in ceramica dei ragazzi della Cooperativa Cospexa e delle attività realizzate dai bambini delle scuole del Quartiere.  La festa è stata organizzata da: Cooperativa Cospexa, Comitato di Quartiere Torre Spaccata, Comitato Genitori I.C. Macro, Associazione Camminare Insieme, Comitato di Quartiere 24 Don Bosco Torre Spaccata. Si ringrazia lo scultore Giacomo Scarcella, che ha realizzato il Pinocchio insieme ai ragazzi della Cospexa, per l’impegno profuso affinché si realizzasse questa...

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Il Gruppo dei Romanisti

Il Gruppo dei Romanisti

Per conoscere Torre Spaccata bisogna conoscere la toponomastica delle strade e delle piazze che l’attraversano, vie e piazze intitolate a personaggi che sono stati un ‘vanto’ per Roma e quindi ci sembra importante conoscerli. Da dove iniziare? Certamente dal Gruppo che dà il nome al viale che attraversa – e, purtroppo, divide in due – tutto il quartiere: i Romanisti. Chi sono i Romanisti? Sono i tifosi sfegatati della squadra di calcio della Capitale, riuniti in nobile consorzio per sostenere l’Undici giallorosso? Lo si potrebbe pensare, data la corrispondenza della parola. Ma così non è, si tratta di ben altro. Brevemente possiamo dire che i Romanisti e il loro Gruppo, sono stati – e sono ancora – delle persone che con le loro ricerche e i loro studi hanno contribuito alla conoscenza della nostra città, conoscenza totale che discende dal più complesso episodio storico fino alla più modesta tradizione popolare. Per coloro che si sono messi alla ricerca della storia del Gruppo dei Romanisti la prima difficoltà è stata quella delle scarse fonti documentarie supportata però da una ricca tradizione “orale” dei membri, che ne hanno parlato in diverse occasioni; vediamo allora di ricostruirne le vicende. Nei primi anni dopo la Prima Guerra mondiale, nello studio di antiquario di Augusto Jandolo a via Margutta, si incontravano per scambiarsi idee, opinioni e fatti di Roma persone di alto livello culturale, scrittori, giornalisti, archeologi, artisti, appassionati del dialetto e stranieri legati a questa città da interessi di studio, ma soprattutto di passione e amore. Il Gruppo nacque con gradualità e, all’incirca dal 1929, si diedero il nome di Romani della Cisterna, dal locale tipico di Trastevere nel quale periodicamente tenevano incontri conviviali. Sulla data di fondazione vera e propria del Gruppo dei Romanisti esiste qualche discordanza che sembra però chiarirsi sulla base di alcune carte: nell’ambito dei Romani della Cisterna è documentata l’esistenza di un certo numero di studiosi che si fregiavano individualmente del titolo di Romanista. Questo portò ad una fusione tra i due sodalizi e nel 1938-39 nasce il Gruppo dei Romanisti.  Il nome della dotta confraternita è uno dei punti più discussi: perché questi studiosi e amanti di Roma hanno il titolo di “Romanisti”? Fu Marcello Piermattei fin dal 1934 a proporre il temine “romanista” che si diffuse e, in un certo senso, fu consacrato nel 1940, con la pubblicazione della prima Strenna dei Romanisti. Ma non ebbe subito vita facile: sulla Strenna del 1943 intervenne l’autorevole voce del linguista romano-fiorentino Giorgio Pasquali che in una “Lettera ai Romanisti” esordisce dicendo: “… non potevate scegliere titolo più equivoco…”, perché “romanisti” erano gli studiosi del diritto romano e quelli di lingue neolatine. Tra le proposte suggerite c’erano: Romanofili, Romaneschi...

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Quando periferia vuol dire cultura

Quando periferia vuol dire cultura

Nell’accogliente cornice della Biblioteca Rugantino, “presidio” culturale del nostro territorio, il Comitato di quartiere Torre Spaccata ha promosso, giovedì 12 marzo 2015, un incontro con la prof.ssa Rita Pomponio scrittrice, studiosa e giornalista, che ha presentato il volume ROMA MUNICIPIO VI – Storia Antichità Monumenti (Saggio storico-archeologico). La risposta è stata al di sopra delle aspettative: grande partecipazione e vivo interesse per il racconto che l’autrice ha proposto, accompagnando i presenti in un affascinante itinerario nei luoghi molto spesso sconosciuti del nostro Municipio, in cui sono custoditi dei veri e propri tesori storico-archeologici. In apertura, la vicepresidente del Comitato di quartiere Antonella Manotti, ha voluto sottolineare come l’impegno del CDQ, non si misura solo dalle denunzie contro il degrado delle strade, la scarsa manutenzione delle aree verdi, la mancanza di spazi pubblici e via dicendo, ma anche nel favorire tutte le occasioni per migliorare la qualità della vita del territorio, con iniziative di aggregazione, di impegno sociale e culturale, perché si può fare “cultura a costo zero”, anche nei quartieri di periferia. Quel termine “periferia”, che si traduce – spesso – in una serie di stereotipi negativi e pregiudizi; trasformandosi in un aggettivo che indica una condizione, più che rappresentare a volte un luogo fisico: periferie che diventano aree marginali della città, luoghi dell’emarginazione e del degrado. Invece la nostra periferia è ROMA. (cfr. l’iniziativa del Comune Roma è tutta Roma) Così la prof.ssa Pomponio ha voluto introdurre il suo intervento, ricordando l’interesse suscitato nei tanti studenti che ha avuto modo di incontrare nell’ambito del progetto, da lei stessa promosso, per far conoscere le innumerevoli vicende storiche, le antichità e i monumenti, nonché l’origine dei curiosi toponimi del territorio che per molti di noi rappresentano le proprie ‘radici’, la ‘terra natia’: “Ma che spesso lasciano l’amara impressione di essere stati catapultati in una terra di nessuno, priva di storia, che non era e non è, né città né paese…”. “È un amore incontenibile – ha detto – quello che mi ha spinta a scrivere di questi luoghi spesso dimenticati e, ancor peggio, sconosciuti persino ai romani”. Uno dei capitoli del libro è interamente dedicato all’antica città di Gabii, centro culturale di primaria importanza: nell’antica e colta Gabii, una delle più importanti città del Lazio arcaico, fondata prima di Roma, fu rinvenuta la più antica iscrizione in greco mai ritrovata e, narra la leggenda, luogo in cui il pastore Faustolo mandò a studiare i due famosi gemelli Romolo e Remo. Riferendosi ai monumentali acquedotti che conducevano l’acqua a Roma, scopriamo ad esempio che ben sette attraversavano il nostro territorio; come il monumentale Ponte Lupo, un antico manufatto (lungo 135 metri e alto 31,60 metri) che rappresenta uno straordinario esempio di...

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Diamo i numeri!

Diamo i numeri!

Dopo una ‘meticolosa’ ricerca siamo in grado di fornire alcuni numeri statistici su Torre Spaccata (al 31 dicembre 2013, ultimi dati disponibili). N.B. Per facilitare la lettura e renderli confrontabili con quelli disponibili nel VI Municipio, in questo caso faremo riferimento non alla suddivisione toponomastica del Comune bensì a quella urbanistica. La zona urbanistica “Torre Spaccata”, facente parte del VI Municipio, è la 8A ed ha una superficie di 1,70 kmq.     Popolazione iscritta all’anagrafe Celibi/Nubili Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e Maschi 7.442 4.768 263 305 12.778 Femmine 3.456 3.707 1.481 315 8.959 Totale 10.898 8.475 1.744 620 21.737 Sono compresi in questi dati anche 5.958 stranieri residenti sul territorio. La densità di popolazione è 12.786,47 ab./kmq la più alta delle altre sette zone urbanistiche del VI Municipio che ha una densità di popolazione di 2.292,5 ab./kmq. Quella di Roma Capitale è pari a 2.248 ab./kmq.   Popolazione per classi di età classi d’età popolazione 0-4 758 5-9 642 10-14 640 15-19 743 20-24 1.212 25-29 2.083 30-34 2.374 35-39 1.994 40-44 1.823 45-49 1.712 50-54 1.575 55-59 1.241 60-64 885 65-69 755 70-74 774 75-79 900 80-84 816 oltre 810   Si ringrazia il personale dell’Ufficio Statistica e Censimento di Roma Capitale per la pazienza e la disponibilità avuta nello spiegarci la lettura dei dati disponibili a seconda del contesti territoriali considerati. Per approfondire:...

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